GEAR E STRUMENTAZIONE

LE “CIGAR BOX GUITAR”

di Sofia Savoia

 

 

 

 

Se vi è mai capitato di imbattervi in una strana chitarra dal corpo squadrato e piccolo, magari con sole tre corde e senza tasti, avete quasi sicuramente visto una cigar box guitar. Letteralmente significa chitarra a scatola di sigari, uno strano connubio che oggi, sulla scia della moda retrò, sta suscitando un rinnovato entusiasmo.

 

 

 

cigar-box-1La storia

Tutto ha inizio nella seconda metà del 1800, quando gli afroamericani negli Stati Uniti del Sud si ritrovano schiavizzati e costretti ad una vita di stenti. Si sa che la musica è una medicina per molti mali, e così, nell’impossibilità di acquistare un vero strumento musicale, inizia a diffondersi l’idea di costruirsi una simil-chitarra da sé. Le scatole di sigari vuote sembrano perfette allo scopo, un manico di scopa attaccato in qualche modo ed ecco il manico. Può essere apparentemente un evento insignificante, un espediente per sfogare i propri sentimenti, un giocattolo musicale senza alcun valore. E invece è così che nasce il delta blues. Da lì in poi le cigar box guitars si diffondono e vengono costruite con molte varianti. Il corpo può essere di latta o con scatole di legno più pregiato, il manico lavorato, le corde montate in numero differente, da uno a sei. Può essere accordata come le normali chitarre, ma è il bottleneck in accordatura aperta che ha la meglio su questo piccolo strumento: basta pochissimo per fare il blues. Qualcuno inizia a costruire allo stesso modo persino bassi e violini, qualche soldato se li fabbrica mentre è in guerra. È uno strumento casereccio e che spesso suona anche male, ma, anziché essere un difetto, questa caratteristica lo rende ancora più affascinante. A consacrarne la fama, molti anni dopo la sua nascita, contribuisce la grande depressione degli anni ’30: anche in questo caso molte persone si ritrovano in totale povertà, ma non rinunciano alla musica e fanno propria l’arte degli schiavi del sud.

 

 

Oggi

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Usciti dalla depressione, gli Stati Uniti sfoderano chitarre sempre più leggendarie. Nel panorama elettrico la fanno da padrone Gibson e Fender, mentre lo stato del Montana ospita l’eccellenza acustica di Martin. Sembra che per le povere cigar box guitars non ci sia alcuna chance di sopravvivenza. Ma, come è accaduto per le penne stilografiche e i dischi di vinile, c’è sempre qualche appassionato che mantiene vivo l’amore per le tradizioni, in questo caso riguardo uno strumento musicale ignorato da molti eppure parte integrante della tradizione folk americana. Questa riscoperta non è un mero capriccio di pochi o una moda unicamente estetica. La passione per le cigar box guitars non si limita all’acquistarne una su internet solo per curiosità: la vera sfida è costruirne una. E sono tanti, tantissimi, i chitarristi giovani e non che si cimentano nella splendida impresa di realizzare, con le proprie mani, il proprio strumento. Basta una breve ricerca su internet per trovare le istruzioni più dettagliate, le comunità di appassionati che si scambiano pareri, i chitarristi improvvisatisi liutai che amano sperimentare e che utilizzano i materiali più impensabili. Ecco che un normalissimo strimpellatore qualunque si ritrova a studiare come segnare i tasti sul manico, come fissare le corde al corpo, se costruire un ponte, se bucare la cassa in uno o due punti. Anche il semplice fatto di capire come suonare una chitarra del genere, apre un intero mondo sconosciuto. 

 

Forse le cigar box guitars non sono le migliori chitarre che esistono, ma la soddisfazione di averne creata una è impareggiabile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

claudio cicolin

Buona chitarra e a presto!

Claudio Cicolin

 

 

 

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